In una famosa carmina Catullo scriveva cosi: "Odi et amo. Quare id faciam, fortasse uiris.Nescio, sed fieri sentio et excrucior. ( "Ti odio e ti amo. Come possa fare ciò, forse ti chiedi.Non lo so, ma sento che così avviene e me ne tormento). Leggendo questa carmina di Catullo alle superiori ,quando la cultura e l' esperienze fanno acqua da tutte le parti, mi so sempre chiesta come facesse Catullo ad amare e a odiare contempornemente,e si che mai amore era mal riposto come quello del poeta verso la sua amata Lesbia. Ho sempre ritenuto che odiare ed amare fossero due sentimenti che non potessero coabitare insieme.O si ama o si odia, non esiste un odio amore. In realtà adesso ho compreso l'odio e l'amo di Catullo perchè l' ho provato anche io verso la persona che credevo di amare e che mi ha tradito, in un primo momento lo amato poi avuto un misto come dice Catutllo di odio e amore ,ora resta solo l'odio, che è rabbia, dolore, foga .Certo il dolore può trasformare l'amore in odio profondo ,o lo si usa come schermo per dimenticare la persona amata. Ma alla fine c'è solo una cosa che ti si inaridisce il cuore, lo appesantisce e ti rende quello che non sei.Quando leggo odi et amo mi rendo conto di quanto Catullo avesse ragione è il dolore che fa' si che parte dell'amore diventi odio ma c'è ancora una parte se pur piccola che ahimè ancora ama
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ho provato pure io questo odio-amore e sono stato male, x trovare noi stessi alle volte bisogna perdersi solo cosi ritrovi la strada con la luce.
RispondiEliminagrazie commento illuminante
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